lunedì 24 settembre 2007

#0048 ella ella eh eh eh

se hai l'atteggiamento da esperto musicale le canzoni di mtv non le puoi ascoltare. perderesti il carisma, l'attitudine del personaggio che ne sa sempre prima degl'altri su cosa farà tendenza nell'underground musicale. e così se per sventura c'è qualche canzoncina pop che ti risuona bene in testa devi stare molto attento a non farlo capire agli altri. e così se umbrella di rihanna ti piace così tanto da volerla assolutamente inserire nella tua compilation mensile deve stare attento. o posizione la traccia incriminata in un nascondiglio dove orecchie altrui non possano trovarla. oppure aspetti che un giovane gruppo romano di nome vanilla sky non ti regali l'ennesima versione punk-rock ad un successo pop. e allora tutto è concesso.

venerdì 21 settembre 2007

#0038 it's a long way to the top



it's a long way to the top. disco drive. semplicemente avanguardia. funk che si mischia al punk e che chiama il postrock a pagare il giro. altalene sincopate formato accellerazioni. rallentamenti che non perdono il gusto di farti muovere la scatola cranica. da torino. riusciranno a funzionare su compact disc come non sono mai riusciti fin'ora? it's a long way to the top.

giovedì 20 settembre 2007

#0189 dialoghi datore di lavoro-wood

datore di lavoro: guarda ti ringrazio tantissimo che mi fai questo lavoro perchè sto veramente impazzendo. qui sembra che tutti si divertano a mettermelo nel culo. gratis per giunta e io stressato me la prendo con la povera benedetta (la segretaria) che è l'unica che non centra nulla.
wood: ma. nessun problema. mi fa giusto comodo qualche soldino in più. ma che succede?
datore di lavoro: lascia perdere. ho affittato degli appartamenti in un condominio ancor prima che il condominio fosse agibile. confidando nel costruttore che mi aveva promesso che per agosto erano pronti. morale della favola? ho un sacco di gente che mi vuole fare la pelle perchè gli avevo promesso questa sistemazione e adesso per il momento mi sono rimangiato la parola. ti dico per una settimana non ho dormito la notte e mi guardavo quattro-cinque volte prima di attraversare la strada. adesso dai va un po' meglio...
wood: bè dai. meno male...
datore di lavoro: taci va. che se non bastasse. la mia fidanzata mi ha mollato un mese fa. ritorna in sti giorni e mi dice che è in cinta.
wood: apperò. congraturazioni. si dice così? bè dai magari potete tornare insieme. il fuoco dell'amore e della passione non si è definitivamente spento...
datore di lavoro: taci va. ha fatto anche il test di paternità dopo avermelo detto. risultato? non è mio. per cui oltre all'essermi sentito padre per due giorni. ho pure scoperto che la mia fidanzata mi tradiva allegramente.
wood: cazzo che sfiga.
datore di lavoro: taci va. non son mai stato così contento di avere le corna...
wood: a perchè non è una novità?
datore di lavoro: taci va...

#0062 è l'essere in anticipo che mi rende tabagista

la settimana dal 17 settembre al 23 settembre è stata ufficialmente battezzata la settimana dei buoni propositi. seguire le lezioni mancanti alla mia laurea breve e di conseguenza dare esami. ritornare quanto prima al mio peso forma ideale attraverso l'ennesima dieta fai-da-te. relazionarmi alla mia camera in maniera ordinata. ma soprattutto limitarmi trattino smettere di accendere sigarette in ogni istante in cui la mia vita ne richieda l'esigenza. dopo tre giorni di non tabagismo mi sento già più pulito. più sano. più tremendamente voglioso di nicotina. e se non fumo almeno ci penso. così la nicotina non arriva ai polmoni ma almeno passa attraverso la testa. e ho pensato che alla base di tutto c'è il mio problema numero uno. l'anticipo. e quando non c'è il numero uno c'è il numero due. la puntualità. gli istanti inutili tra l'arrivo di una persona che rispetta gli orari e una che se ne fotte altamente. una persona come me e una persona come nicola per fare un esempio e portarlo alle estreme conseguenze. in quei minuti (per nicola anche decine di minuti) in cui io aspetto impaziente nella mia testa sorge spontanea la domanda. "che cazzo faccio adesso? è cinque minuti che fingo di chiamare al telefono mi sa che i vicini si insospettiscono dal mio labiale stile festivalbar. che cazzo faccio?". e la risposta alle mie preoccupazioni lampeggia in tasca con il suo display bianco-blu. divorare una quantità smisurata di winston blue finchè il mio compagno di appuntamento non si presenta con il suo miglior sorriso e le sue scuse ripescate direttamente dalla cronologia recente del suo browser. è tutto qui il problema del mio tabagismo. non servono cerotti speciali o spray per via orale. mi basta solo una sana dose di ritardo. di quello che trovi dovunque. anche al pane&latte sotto casa.

mercoledì 19 settembre 2007

#0015 perchè non sono mai andato a lezione modulo A

a lezione ci son sempre andato con il contagocce. se proprio non c'era nulla da fare o perchè la ragazza della quarta fila scatenava in me ormoni difficilmente anestitizzabili o perchè con il compagno di sbronze ci si divertiva a catalogare i perizomi delle compagne di corso. calcolando che a lettere sono solo ragazze il compito si è sempre fatto arduo e quanto mai lungo. per cui a volte si richiedeva di seguire anche tre lezioni al giorno nel periodo d'oro. poi vuoi l'annacquarsi della nostra amicizia, vuoi il diverso approcio alle nostre rispettive carriere universitarie la mia presenza in aula si è quasi del tutto annullata. questa settimana a causa di un pressing asfissiante da parte di agenti esterni e dai sempre più numerosi sensi di colpa interiori sono tornato in aula. tutto emozionato come alla prima prova della maturità ho perso cinque minuti alla ricerca dell'abbigliamento più appropriato e con il gradiente cromatico più basso possibile. perchè non c'è niente di meglio di un bel vestito appariscente per rimanere incastonato nella mente del tuo docente. se sei di genere femminile in positivo. se sei di genere maschile quasi sempre in negativo. fatto sta che son tre giorni che seguo il modulo A di storia contemporanea e ho già ricordato tutto quello per cui ho sempre odiato l'università. i registratori sulla cattedra del prof. le domande barretta affermazioni da sapiente vestito da studente ignorante che sanno tanto di paraculo in salsa di "ricordati questa brillante e ovvia affermazione all'appello d'esame". ma il dulcis in fundo che mi manda in delirio è un altro. è la gestualità del corpo dell'alunno medio animale da prima fila, da spiegazione richiesta anche se non serve così sa che esisto, da "posso fare una tesina?". il muovere il capo in maniera affermativa alla spiegazione del docente. massimo esempio della stupidità del panorama accademico italiano. una delirante farneticazione dell'assioma che visto che quello che dice il prof è sempre giusto mi sembra anche corretto dimostrargli che non sta di certo sbagliando nella sua divagazione banana-chiquita -male-del-mondo. io questi soggetti li manderei diretti al rogo. senza neanche tante sceneggiate stile inquisizione. direttamente sul rogo con tanto di tesina a stizzare la pira di legna. morale della favola? io son già stufo di andare a lezione. di questo scrivere ogni sospiro del docente che magari te lo chiede nella prova d'esame. mettici che ho finito le pile del registratore e che sto torcicollo non mi passa più la voglia è già quasi in naftalina.

martedì 18 settembre 2007

#0033 ormai sono abituato troppo bene

ormai sono anni che mi sono comprato questa giacchetta qui. era nuova. gessata. grigia. che se non ci stai proprio attento e non ci capiti addosso manco la noti. la giacca di chi ormai è abituato a perdere. a non seguire le aspettative degl'altri. a non concludere nulla che sia fondamentale ad un futuro quanto meno prossimo. perchè il futuro remoto ha sempre fatto più effetto. più metrosexual. più giovane e ribelle. non da pensieri e puoi sempre rimandare. a non vincere mai perchè ormai si ci è abituati a perdere sempre. da una vita. a non dare soddisfazioni a nessuno con le tue conquiste ma ha costruire le vittorie degl'altri per non pensare che avresti la stoffa per farle anche tu queste vittorie. ho 25 anni meno qualche mese e non ho combinato nulla nella vita. perchè la giacca del mettere la testa sulle spalle mi sta stretta e mi fa le maniche acqua alta venezia. forse è ora di muoversi e decidere. impegnarsi. soffrire. o forse è meglio lasciar perdere. e perdere di nuovo. tanto ormai ci sono abituato troppo bene.

lunedì 10 settembre 2007

#0097 contorni di lei

beatrice non sopporta il sole perchè lampeggia come il suo sorriso. fatto di serenità e di fantasie che solo lei può inventare. trasformando il temporale nel suo più bel sogno mai capito.

domenica 9 settembre 2007

#0001 le mie ginocchia si toccano semplicemente per il peso eccessivo del cuore

traiettorie delineate da due abbaglianti che proiettano sull'asfalto la tua fame. la tua voce. di parole. di poesia. fosbury festival per iniziare a ri-iniziare a scrivere di me. di quello che fa sottobosco intorno al bosco. e quello che c'è dentro e magari non si capisce dal di fuori. titolo in codice n.a.n.o. sottotitolo in grassetto emozione. gratuito l'ingresso. ritrovarsi la lauri in questi istanti è come l'ossigeno che ti si inietta nelle caviglie e ti ossigena i capelli. l'attesa è tanta. le strade imboccate e poi non digerite perchè non dettavano la meta anche. kebab. birra gentilmente versata sulle braghette color panna. che poi la panna non ha mai avuto questo colore qui o sbaglio? disco nuovo acquistato. spoglio senza la copertina che arriva per posta perchè soffre di nostalgia e non se la sente di dirgli ciao ciao tutto d'un fiato. corriamo in macchina come ammiratrici da boyband e lo ascoltiamo un po'. a piccole dosi perchè non si resiste. torniamo. es. naso storto. disfunzione. entusiamo. e poi il lele arriva e capisci subito che certe voci non cambiano. certi applausi di un passato prossimo emozionano e non danno alla testa. mondo|madre è diverso. ma è diverso bene. perchè formalizza il pensiero dell'emozione che si fa fuoco d'artificio dentro al cuore sperimentando nuove melodie. nuovi ritmi. e i suoi bambini che cantano sotto al palco è troppo per il mio cuoricino da esponente del nuovo sensibilismo critico. e allora andiamo. rimaniamo con la sua voce in testa e nel lettore. torniamo che una gita in terra veneta c'ha fatto bene. abbaglianti accesi da 90 minuti girando la cassetta dal lato A al lato B e sipario.